DETTAGLI DIMENTICATI?

2021: benvenuti nel Metaverso!

Per chi ha poco tempo da leggere, ecco di cosa parla l’articolo:

  • Facebook cambia il nome in Meta
  • Il metaverso è il mondo virtuale
  • Tutte le grandi aziende tech stanno lavorando per proporre la propria versione

Qualche giorno fa, Mark Zuckerberg ha annunciato il tanto atteso cambio di nome. Non era una sorpresa perché se ne parlava ormai da molto tempo, almeno nel settore, e anche il nome era già stato spoilerato da chi frequenta il buon vecchio Mark.

Ma come mai Facebook ha cambiato nome? È solo un cambio di nome?

No, non lo è. È l’inizio di una nuova era.

Come avevo raccontato un po’ di tempo fa in questo video, uno dei motivi per fare un’operazione di Rebranding è quando si vuole dare un segno di discontinuità. Ecco quindi i due motivi che hanno portato al cambio di nome: non è (solo) un’operazione di rebranding.

1° Motivo: Facebook è molto di più del suo social network

L’azienda Facebook è nata come mono prodotto (l’omonimo social network Facebook) ma con il tempo è cresciuta anche attraverso una nutrita serie di acquisizioni come Instagram o Whatsapp. Quindi Facebook non è più solo Facebook, scusate il gioco di parole, ma è anche Instagram, Whatsapp, Oculus Rift, come si vede nel grafico qui sotto.

👉 Per cui aveva perfettamente senso staccare il nome dell’azienda dal nome del suo prodotto per far capire che oggi l’azienda è anche altro.

Nota: in effetti il prodotto Facebook, sta vivendo qualche difficoltà, tra nuove generazioni che non se lo filano più e vari scandali che sono usciti anche negli ultimi periodi. Anche questi fatti sono elementi negativi da cui allontanarsi con un’operazione di rebranding.

2° Motivo: il più importante, il Metaverso

L'altro aspetto importante, anzi il più importante, è la nascita di una visione futura, visione che punta tutto su nuove tecnologie e realtà vituale, dove, 20 anni dopo Second Life, si svolge tutto in digitale: il metaverso.

Il metaverso è il futuro della rete (completamente digitale) e permetterà di socializzare, collaborare e giocare in modi che “vanno oltre l’immaginazione”. In pratica, invece di cliccare un link per andare su un’altra pagina, ci potremo teletrasportare in qualunque altra parte del metaverso. Sì, perché questa nuova internet, sarà un mondo virtuale, estremamente realistico, pensato per farci vivere esperienze totalmente immersive.

Mark Zuckerberg e il suo avatar

Meta nasce proprio da questo, il nome è l’abbreviazione di metaverso, e indica che Zuckerberg vuole dominare la prossima internet, anzi vuole creare la prossima internet, tutta completamente virtuale.

Nel suo keynote ha spiegato chiaramente la sua visione e ha raccontato che i principali sforzi dell’azienda saranno indirizzati alla costruzione di questo ambiente. Quali sono i prodotti che stanno sviluppando?

  • Realtà virtuale. L’acquisizione di Oculus Rift qualche anno fa, ha permesso a Meta di avere un dispositivo hardware su cui appoggiare la restituzione del metaverso. Adesso è impegnata nella costruzione software di questo nuovo mondo, accessibile con il proprio prodotto “Quest
  • Realtà Aumentata. È possibile arricchire con informazioni real time la realtà che vediamo attraverso foto e video. Dai filtri instagram alla manutenzione guidata da remoto, la AR sta penetrando rapidamente in tutti gli ambienti. Il prodotto dedicato a questo si chiama “Spark AR
  • Wearable. Anche per l’AR occorre un dispositivo per l’interazione, in questo caso, oltre allo smartphone, Meta punta sugli smartglasses, di cui abbiamo visto poco tempo fa una prima release in collaborazione con RayBan. In aggiunta stanno anche sviluppando uno smartwatch.
Una riunione aziendale nel metaverso

In definitiva sta arrivando un nuovo mondo virtuale, forse un po’ distopico, ma da trattare certamente con attenzione. Un mondo in cui ci immergeremo e che potremo usare per socializzare, per giocare, per apprendere, per lavorare… e chissà cos’altro.

Attenzione: non siamo noi i target di questo mondo, ma le nuove generazioni. Quindi dobbiamo analizzarlo, studiarlo e comprenderlo pensando a chi dovrà interagirci e non siamo certo noi, o per lo meno, non solo.

Il metaverso è la nuova internet

Questo concetto di metaverso non è esclusivo di Meta, ma ci stanno lavorando molte altre aziende. In linea teorica il metaverso è come internet, non è di nessuno e ci sono milioni di siti disponibii. Ma questi metaversi in costuzione, saranno isolati o potranno essere intercambiabili? Secondo me saranno isolati e come dicono gli americani “the winner takes it all”. Per questo Zuckerberg ha voluto piantarci la bandierina prima di altri.

Ma chi sono questi altri?

Non ho una mappatura completa, ma sicuramente ci sta lavorando Epic Games, produttore di Fortnite; Nvidia, nota per le schede grafiche che sta lavorando su “Omniverse” e Roblox, una piattaforma dove chiunque può creare esperienze virtuali per gli altri utenti.

🎮 I videogiochi sono una forma embrionale di metaverso. Non a caso molte aziende che stanno lavorando sul tema sono case di giochi. Epic Games, ad esempio, a dimostrazione che la guerra per il dominio del metaverso è appena iniziata, ha iniziato a definire Fortnite un metaverso e ha annunciato recentemente di aver raccolto un miliardo di dollari (anche da parte di Sony) per il suo sviluppo.

👉 Abbiamo capito che il metaverso è un universo in divenire, ma ci sono dei punti fermi? Per ora possiamo dire che sono almeno tre:

  • Serve un dispositivo per la fruizione che possa far percepire la presenza fisica all'interno di un mondo virtuale (vedi Oculus Rift).
  • È necessario che ogni cosa nel metaverso sia interconnessa, in modo da potersi teletrasportare da un’esperienza all’altra.
  • Serve un'economia digitale, quindi siamo nel mondo della blockchain, delle criptovalute e degli NFT (vedi Diem, la nuova moneta di FB dopo l’abbandono di Lybra).

👉 Curiosità, dove nasce la parola “metaverso”?

Nasce nel romanzo "Snow Crash" di Neal Stephenson nel 1992, un romanzo, che tra l’altro ha una forte componente distopica.

Qualche considerazione sul logo

In molti mi hanno chiesto qualche considerazione sul logo. Beh che dire... È un logo abbastanza scarso e privo di personalità. È vero che è sempre più difficile trovare un segno originale, in questo caso hanno optato per il segno dell’infinito, già usato in molti altri loghi, qui potete vedere un’esempio.

 

Il segno dell’infinito è deformato e mi ricorda il visore Oculus Rift per proiettarti nel metaverso, ma forse è solo una mia impressione. Il colore è il blu Facebook, così da mantenere un legame con il social network. Secondo me, il lettering poteva essere scelto in modo diverso per cercare di dare più personalità al tutto.

Una nota di colore: in ebraico meta significa “morta” ed per questo il nuovo nome viene molto preso in giro in Israele. Ecco perché su Twitter girava l’hashtag #facebookdead

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