Innovare è ormai l’imperativo per competere in qualunque settore e le imprese sono chiamate a investire sul futuro affrontando questa sfida così impegnativa. Il 2020 è stato l’anno del Covid che ha portato, tra le altre cose, una compressione dei tempi che ha costretto molte aziende ad affrontare in poche settimane le sfide del digitale e dell’innovazione: innovazione del modello di business, dei prodotti e servizi, dei canali distributivi, dell'organizzazione stessa (smart working).
Per rispondere in maniera efficace a questa necessità senza improvvisare, occorre fare affidamento a un processo di gestione dell’innovazione strutturato e supportato da strumenti idonei, finalizzati a innescare, alimentare e garantire nel tempo le trasformazioni introdotte. Un processo che in molte aziende non esiste ancora, oppure è troppo frammentario e inefficace.
Non dobbiamo dimenticare che padroneggiare gli elementi essenziali dell’innovazione è oggi ancora più importante per affrontare il "new normal”. Dai dati relativi a un’indagine su più di 130 aziende che hanno sviluppato progetti innovativi emergono quattro principali ostacoli:
- Difficoltà a progettare nuovi modelli di Business
- Scarsa capacità di comprensione dei bisogni del mercato
- Gestione delle risorse finanziarie non sempre efficace
- Difficoltà nella creazione di un network di relazioni votate all’open innovation.
Larry Keeley identifica 10 ambiti di innovazione che si combinano per dare vita a un modello innovativo e vincente. Si va da quelli più “core” come il modello di business e la strategia, fino ad arrivare al prodotto, ai canali distributivi e alla customer experience. Con queste importanti trasformazioni in corso è evidente come la gestione dell’innovazione non possa più essere riservata esclusivamente al dipartimento R&D perché i vari ambiti d‘innovazione sono ormai responsabilità di tutta l’azienda, come indicato proprio da modello di Keeley.
Occorre quindi una figura pivot, che possa orchestrare le funzioni, gestire i flussi e indicare le direzioni, in modo che la “melodia” generata dalle singole funzioni diventi una “sinfonia” per le persone che interagiscono con l’azienda.
👉 Una volta questa figura era interpretata dall’imprenditore stesso o, magari, dal manager più visionario dell'azienda, oggi è invece è una figura ben distinta da essi e ha acquisito un posto specifico all’interno dell’azienda, un ruolo che ha preso il nome di Innovation Manager.